Liberamente tratto da un diario qualunque (14 parte)

Avevo chiuso gli occhi per qualche minuto per rilassarmi con il sottofondo della tv che proponeva incurante canzoni a me sconosciute, ma la pace (ahimè) era destinata a durare ben poco.

Mentre ero in dormiveglia avevo sentito una porta aprirsi di scatto e la voce di Amanda che farfugliava qualcosa, non capivo ancora bene quello che precisamente dicesse ma intuivo che non doveva essere niente di carino.

Bello, se tu hai intenzione di dormire io posso anche uscire da sola.

Mentre cercavo di destarmi dal letto, in tempi ragionevoli, ripensavo a quella scommessa vincente che mi aveva permesso di acquistare i biglietti aerei per Colonia in quella vuota serata di settembre e anche un pò alla storia della mia vita.

Mentre entravo in bagno, il cellulare di Amanda squillava e constatai con immenso piacere che la sua suoneria consisteva in una canzone da discoteca assolutamente insopportabile, era sua mamma.

<<Si mamma, sono appena tornata dall’università e stavo vedendo cosa prepararmi per il pranzo, comunque ora devo chiudere e ti chiamo io stasera>>.

Bingo – pensai – non ha detto nulla ai suoi, e tirai fuori la testa dalla porta dicendo: Amanduccia non si dicono le bugie a mamma e papà.

In tre secondi mi ritrovai l’asciugamano con cui lei si stava maltrattando i capelli stampata in faccia, ma con grande sportività le feci i complimenti per la magnifica mira.

Liberamente tratto da un diario qualunque (14 parte)ultima modifica: 2008-01-24T01:09:13+01:00da erozero77
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Un pensiero su “Liberamente tratto da un diario qualunque (14 parte)

  1. Amanda rivela di avere, in ogni passaggio di questo racconto, proprio un bel caratterino.
    Staremo a vedere.
    Ciao un saluto

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