La ragazza del mio amico ultimamente era un pò strana…me lo ripeteva
spesso lui quando capitava di poter chiaccherare un pò, io dal canto mio
elargivo luoghi comuni a ripetizione..raggiungendo il culmine quando esclamai:
DOPO SETTE ANNI CHE STATE INSIEME E' NATURALE QUALCHE INCOMPRENSIONE..
Un 6 maggio qualunque LEI lo convoco a cena e dopo l'antipasto GLI comunicò
l'esigenza di stare un pò da sola a riflettere sul loro futuro..il MIO amico dopo un
momento di incertezza incalzò ricordandoLE che questi periodi di riflessione sono
solo il preludio della fine di una storia..LEI,indignata, rispose che lei voleva solo
avere la conferma di quanto la LORO storia fosse importante e GLI precisò che
avrebbe cambiato scheda del cellulare per evitare che LUI interrompesse con
telefonate isteriche il SUO splendido isolamento..LUI disse che non era daccordo
ma LEI, tranquillizzandoLO, disse che LO avrebbe contattato LEI non appena
ne avrebbe avvertito la necessità e aggiunse magari ti stancherai di quante volte
proverò a contattarTI…oggi è il 22 marzo ed il MIO amico..beh che dire…..
LUI ancora aspetta….
LUI ancora aspetta
LUI ancora aspettaultima modifica: 2006-03-23T00:19:44+01:00da
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La speranza in una chiamata.
La speranza:
essa è in verità il peggiore dei mali, perché prolunga le sofferenze degli uomini.
Aggiungo qualcosa che probabilmente sa di rivoluzionario.
Quello che attraverso questi eventi esprimi, è ciò che tutti noi sentiamo.
Tutti noi maschi crediamo.
Ma, e qui sta il pensiero rivoluzionario, solo ALCUNI possono esprimere.
Senza essere visti dalle donzelle come sciocchi, misogini, tuttalpiù … cattivi. Esiste una sorta di aristocrazia della verità.
Il punto è che non capisco quale sia la meritocrazia per entrare a farne parte.