Liberamente tratto da un diario qualunque (21 parte)

Amanda si era autoarrogata il diritto di scegliere il locale per la cena.

Però devo ammetterlo,aveva fatto davvero un ottima scelta.

Il locale era pieno di gente allegra, ma non invadente, e la birra e le costine di maiale davano l’impressione di essere super.

Amanda, soltanto dopo qualche minuto che eravamo dentro il locale, mi aveva confessato che non eravamo finiti lì dentro per caso ma che la scelta le era stata suggerita da un amico che era stato a Colonia qualche mese fa.

– Allora, non è merito tuo!

– E non mi chiedi chi è questa persona che me lo ha suggerito?

– Non ne vedo assolutamente il motivo.

Il silenzio che si era creato, fortunatamente, era stato interrotto dalla cameriera che ci aveva fatto capire che le costine erano a prezzo fisso mentre la birra l’avremmo pagata a seconda del consumo.

Questa precisazione della cameriera francamente non l’avevo capito, come non avevo capito il perchè dello scambio di sorrisi interminabile tra Amanda e la suddetta cameriera.

Le prime birre erano arrivate quasi subito ed erano finite altrettanto velocemente, quando il cellulare di Amanda aveva iniziato a vibrare scontrandosi impercettibilmente con il mio bicchiere vuoto.

– E’ un sms – esclamò Amanda continuando a sorridere-

– E di chi è?

– Te ne frega qualcosa?

– Te l’ho chiesto tanto per dire qualcosa.

Amanda aveva letto il messaggio ed il suo sorriso si era un attimo velato.

– E’ di Valeria, la mia coinquilina, saluta anche te.

– Sei sicura che saluta anche me??

– Assolutamente si.

A questo punto è necessaria una piccola digressione sulla figura di Valeria.

L’avevo conosciuta una sera che, con Amanda, dovevamo andare a casa di un collega di Università che organizzava un sangria party,e il pretesto di Amanda per portarla alla festa era stato molto banale ma inattaccabile: Poverina, l’hanno appena bocciata all’esame di economia politica ed io non voglio lasciarla sola in casa con i suoi pensieri.

Valeria era entrata nella mia macchina e nel tragitto verso la casa del collega aveva detto tutta una serie di cose odiose che riassumo in tre punti: 1) Potresti cambiare questo cd 2) Potresti andare più piano (andavo si e no a 60 km/h) 3) Amanda mi ha detto che sei tifoso della Juventus, pensa che io, invece, ogni volta tifo per la squadra che gioca contro la Juve perchè è una squadra che mi sta davvero sul culo.

Quest’ultima frase ne aveva decretato la morte subbitanea.

E durante la serata aveva continuato con altre manifestazioni della sua innata simpatia, criticando la maggior parte dei presenti, la qualità della sangria e dulcis in fundo l’abbigliamento della fidanzata del padrone di casa.

Inoltre lo sguardo con cui mi aveva osservato l’intera serata era indice di un diffuso disprezzo nella valutazione della mia persona.

Quella, fortunatamente, era stata l’unica occasione in cui avevo trascorso più di 20 minuti in sua presenza, infatti Amanda, dopo aver intuito la reciproca antipatia aveva diluito al massimo i nostri incontri limitandoli a qualche minuto.

Io, dal mio canto, non avevo mai capito come facesse Amanda a condividere l’appartamento con un essere simile, considerato che con lei non mi sarei mai accordato su nulla.

Amanda, dopo aver ricevuto l’sms, aveva perso il suo meraviglioso sorriso ed appariva un tantino turbata.

– Vado a fumarmi una sigaretta fuori.

Amanda era uscita dal locale proferendo questa frase, quando già mi voltava le spalle.

Liberamente tratto da un diario qualunque (21 parte)ultima modifica: 2008-03-20T23:44:08+01:00da erozero77
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2 pensieri su “Liberamente tratto da un diario qualunque (21 parte)

  1. Molto carino questo modo di augurare buona pasqua a tutti!!!
    Dear Friend,
    Ti ho messo nei miei preferiti.
    AUGURISSIMI a TE ed ai Tuoi Cari da
    Ciccio.

  2. Un po’ stronzetta l’amica di amanda, non c’è che dire.
    Comunque l’improtante è che Amanda sia BBona. E pure la birra. Meglio se rossa.
    Approposito, cercate di raggiungere un accordo con la cameriera per via del prezzo. Perchè se dovete pagarla ‘al consumo’, potrebbe essere una tragedia. In che senso? Nel senso che alla fine il conto potrebbe rivelarsi un vero e proprio salasso.
    Meglio essere previdenti, no?

    Ciao e buon fine settimana.
    Davide.

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