Liberamente tratto da un diario qualunque (3 parte)

Amanda entra in macchina e lascia la valigia davanti al portone ed io, solo dopo averle dato un bacino sulla guancia, realizzo di dover fare il cavaliere e scendo dalla macchina per prenderla e stiparla nell’angusto portabagagli della mia citroen-saxo reso ancora meno spazioso dalla roba del mare inspiegabilmente rimasta lì.

Rientro in macchina e lei prontamente afferma: ma secondo te stiamo facendo una cazzata?

Assolutamente si!

La mia risposta aveva suscitato un sorrisino enigmatico da parte sua ma quello era l’ultimo dei miei problemi, infatti, questo viaggio lo avevo programmato per riflettere un pochino sul mio futuro.

Eh si, ho 30 anni, sono un praticante avvocato, sono appasionato della juventus e delle scommesse e da un pò di tempo nella testa sento un forte senso di inquietudine.

Ho forse sbagliato tutto nella vita sino ad oggi?? sono ancora in tempo per cambiare tutta la mia esistenza??

Queste domande, durante la permanenza a Colonia, forse avranno una risposta definitiva oppure tornerò ancora più confuso di prima ma il tentativo andava sicuramente fatto.

Arrivati all’aereoporto non avevo avuto neanche l’accortezza di cercare il parcheggio più economico e d’impulso avevo svoltato per ricoverare la macchina non appena avevo visto il segnale del parcheggio.

Amanda durante il tragitto era stata insolitamente taciturna, probabilmente stava riflettendo che partire di nascosto per Colonia non costituiva una grande idea anche se la sua famiglia viveva in un altra città e i loro rapporti,ormai, erano gestiti esclusivamente dalla Vodafone.