Liberamente tratto da un diario qualunque (19 parte)

Una delle domande irrisolte della mia esistenza era questa: ma in base a quale criteri una persona sceglie il suo letto in una stanza doppia di albergo?

Domanda stupida, a cui però Amanda rientrati in albergo aveva dato una risposta che poteva aiutarmi a capire.

– Ho preso questo letto perchè è nello stessa posizione in cui è collocato nella mia camera.

Detto questo si era scusata per non riuscire più a tenere gli occhi aperti e mi aveva chiesto di concederle mezz’oretta di riposo.

Si era addormentanta su un fianco mostrandomi gentilmente il suo lato B, sapendo perfettamente che neanche osservando minuziosamente avrei trovato dei difetti nel suo meraviglioso sedere.

Ora che ci penso in un serata con amici, in cui i miei ormoni erano particolarmente attivi, avevo pubblicamente elogiato il suo sedere offendendo implicitamente le altre ragazze presenti al tavolo insieme ad Amanda che mi guardavano con l’aria di chi si prepara a tirarti una sberla davanti a tutti.

Mentre ora la osservavo, maliziosamente, pensavo che lei ricordandosi di quei complimenti mi aveva voluto omaggiare di questa splendida visuale.

Questi pensieri, in verità, erano durati ben poco visto che la stanchezza e la troppa birra avevo sortito il loro effetto ed anch’io avevo concesso un pò di riposo alle mie stanche membra.

Il suono del mio cellulare mi aveva svegliato dopo un’ora di meritato riposo.

Dopo aver ringraziato personalmente il mio collega di studio (che aveva chiamato perchè non trovava un fascicolo) chiudendogli praticamente in faccia dopo pochi secondi avevo buttato un occhio su Amanda che dormiva ancora incurante della telefonata.

Mi ero deciso ad alzarmi e per non disturbare oltre Amanda mi ero chiuso in bagno per farmi la barba cercando di fare meno rumore possibile.

Mi facevo la barba ascoltando l’i-pod quando sentìì bussare alla porta.

– Ma secondo te io sono venuta con te a Colonia per rimanere in albergo a dormire?? datti una mossa, scemo!

Non le avevo neanche risposto.

Ero uscito a sorpresa dal bagno e tirandole in faccia una asciugamano le avevo detto: e secondo te io sono venuto a Colonia per farmi la barba in albergo?

– Scemo (lo aveva detto sorridendo rumorosamente).

– Dove vuoi andare Principessa?? sono ai tuoi ordini (avevo detto io in un momento di zerbinismo totale)

– Voglio fare un pò di shopping, e non dirmi che ti scocci che me ne vado sola.

– Ok, non ti dico di no..però stavolta voglio assistere mentre ti provi gli indumenti (mi ero sentito molto richard gere mentre lo dicevo!).

– Va bene scemotto!

Liberamente tratto da un diario qualunque (19 parte)ultima modifica: 2008-03-06T15:43:33+01:00da erozero77
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3 pensieri su “Liberamente tratto da un diario qualunque (19 parte)

  1. …sono contento ti sia piaciuto…a me invece piace il tuo, mi sono letto le puntate precedenti e adesso devo assolutamente sapere come va a finire…^_^

  2. qua mi sa tanto che Amanda incomincia a cedere……
    il tuo passaggio:
    – Dove vuoi andare Principessa?? sono ai tuoi ordini (avevo detto io in un momento di zerbinismo totale) la dice lunga…….
    vediamo come va a finire la giornata……alla prossima.
    Ciao!

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